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al testo di Marina Pacifici
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La senti piano picchiettare là sui tetti?
La pioggia a bagnare le nostre solitudini e tutto quello che non ci siamo mai detti. Cortese cade come una carezza lontana e la meridiana dell'anima ritrova la tersa lucentezza dei mattini d'estate in Terra di Toscana. Ricordi com'era allora lassù in collina tra una schiera di ulivi d'argento ed una cantilena pura e bambina? L'avverti gentile che dalle montagne scende a placare tristezza ed inquietudini nei voli intrecciati di nostalgia delle rondini. La sento nella sera sfiorarmi il cuore, ticchettando sul selciato.... A riportarmi indietro con il pensiero al tuo abbraccio a quanto un tempo ho perdutamente amato. a L. |
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